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TIPOLOGIA: Altro

Rosa Procolo, Emanuele Romeo

Abstract
L'articolo offre una panoramica sull'importanza della comunicazione scientifica digitale, evidenziando come le tecnologie emergenti stiano trasformando il modo in cui la scienza viene divulgata e compresa dal pubblico. Esplora come piattaforme digitali, social media e altre forme di comunicazione online stiano abbattendo le barriere geografiche e linguistiche, rendendo la scienza accessibile a una platea globale. Inoltre, l'articolo si concentra sulla dimensione internazionale della manifestazione "Futuro Remoto", un evento che celebra l'innovazione scientifica e tecnologica, promuovendo lo scambio di idee e conoscenze tra ricercatori, educatori e pubblico di tutto il mondo. Vengono discusse le iniziative e le collaborazioni internazionali che caratterizzano questa manifestazione, sottolineando il suo ruolo cruciale nel favorire una cultura scientifica inclusiva e globalmente interconnessa.

Futuro Remoto_Le origini

Futuro Remoto è la prima manifestazione europea di diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

La storia di Futuro Remoto ebbe inizio il 17 ottobre 1987 con l’articolo C’è un’alternativa al modello settentrionale che il fisico sperimentale, Vittorio Silvestrini, pubblicò sulla rivista politica Rinascita, il settimanale teorico del Partito Comunista Italiano.

Si tratta di un articolo, quasi un manifesto, molto originale: Vittorio Silvestrini non propose soltanto un innovativo – e tutt’ora attuale – modello di sviluppo economico, sociale e civile per il Mezzogiorno d’Italia ma anche, e, forse, soprattutto, un’idea di comunicazione pubblica della scienza originale e moderna.

La proposta di Silvestrini nasce dalla consapevolezza, ormai matura nella metà degli anni ’80, che la rivoluzione informatica sia capace di trasformare nel profondo sia il sistema di produzione che i rapporti sociali tra e nelle nazioni. «In mezzo a noi – scrive in un articolo su La Stampa – è all’opera un imponente esercito di schiavi artificiali: la forza lavoro sviluppata da tutte le macchine in funzione nei Paesi industrializzati – come è facile calcolare a partire dai consumi energetici mondiali – a quella delle braccia di cento miliardi di operai. Fino a pochi anni fa, questi schiavi artificiali erano in grado di compiere solo lavoro strettamente meccanico e rigorosamente ripetitivo. Oggi, con lo sviluppo dei computer, il loro comportamento è assai più vario e autonomo, e il ventaglio delle funzioni in cui possono sostituirci o assisterci si è allargato all’improvviso».

La robotica rappresenta solo uno dei numerosi aspetti del cambiamento di quegli anni, in cui diventa sempre più chiaro che stia emergendo una «società della conoscenza» nella quale il controllo del sapere è il fulcro della dinamica sociale, determinando l’inclusione o l’esclusione delle persone. Un sapere controllato da pochi si traduce in un monopolio della conoscenza con conseguente regresso della democrazia, nonostante la tecnologia possa creare un mondo che sembri più moderno e futuristico. Al contrario, un sapere diffuso e accessibile a tutti rafforza la democrazia e lo sviluppo può diventare più sostenibile sia socialmente che ecologicamente.

Da quel 17 ottobre 1987 è iniziato un viaggio avvincente che dura da 38 anni in cui la ricerca scientifica italiana, e non solo, ha raccontato al grande pubblico svariati successi, innumerevoli sfide e soprattutto la bellezza della conoscenza.

 

La XXXVIII Edizione di Futuro Remoto

Quest’anno, Futuro Remoto – in programma dal 18 ottobre al 6 dicembre 2024 – affronta il tema quanto mai attuale delle CO-SCIENZE. Esplorare il vero e il falso, l’ordine e il disordine, il giusto e lo sbagliato… Futuro Remoto lo farà raccontando e facendo sperimentare l’avanguardia della scienza e il suo impatto sulla qualità della vita, sull’ambiente e sul benessere sociale. Questo evento coinvolgerà tutte le discipline del sapere e rifletterà sui concetti di responsabilità, consapevolezza ed etica. Il rapporto tra scienza e società è fondamentale e oggi più che mai necessario per affrontare le grandi sfide contemporanee.

Il programma di questa edizione è estremamente ricco grazie alla collaborazione delle sette università della Campania, alla partnership con i principali enti di ricerca nazionali e alla partecipazione di molte realtà internazionali.

Con oltre 400 eventi, il programma sarà consultabile sul sito web di Futuro Remoto: www.futuroremoto.eu.

Le proposte innovative e coinvolgenti abbracceranno tutti gli ambiti disciplinari, dall’astronomia alla vulcanologia, dalla botanica alla matematica, dall’arte e letteratura alla fisica, alla chimica e alla biologia, dal design alle neuroscienze, e ancora alla medicina, alla geologia e molto altro.

Numerose saranno quindi le iniziative che svilupperanno il tema delle CO-SCIENZE, offrendo al pubblico la possibilità di interagire, sperimentare e scoprire le ultime frontiere della conoscenza grazie alla preziosa presenza di scienziati, ricercatori ed esperti.

La XXXVIII Edizione di Futuro Remoto assume una dimensione regionale con eventi su tutto il territorio campano, partendo da Napoli per proseguire a Salerno (8 novembre 2024), Benevento (22 novembre 2024), Caserta (29 novembre 2024) e Avellino (6 dicembre 2024).

 

La dimensione internazionale della comunicazione digitale della scienza

La dimensione internazionale della comunicazione digitale della scienza rappresenta un aspetto cruciale nella diffusione delle conoscenze scientifiche a livello globale, superando confini geografici e culturali attraverso l’uso di tecnologie digitali. In un mondo sempre più interconnesso, la comunicazione digitale della scienza si avvale di strumenti e piattaforme online facilitare la collaborazione internazionale e promuovere una comprensione condivisa delle scoperte scientifiche.

Il potere della comunicazione digitale risiede nella sua capacità di abbattere barriere e connettere ricercatori, scienziati e cittadini di diverse nazioni. Attraverso siti web, social media, blog e piattaforme di condivisione video, le informazioni scientifiche possono essere diffuse rapidamente e in modo esteso, raggiungendo audience diverse e creando opportunità di scambio di conoscenze tra paesi e culture. Le conferenze scientifiche internazionali, ora spesso trasmesse in streaming o registrate e disponibili online, permettono a esperti di tutto il mondo di condividere le loro scoperte con un pubblico globale, facilitando il dibattito e la collaborazione internazionale.

I social media hanno giocato un ruolo trasformativo nella comunicazione digitale della scienza, offrendo strumenti per il coinvolgimento e la partecipazione globale. Twitter, Facebook, Instagram e altre piattaforme permettono agli scienziati di interagire direttamente con il pubblico e di condividere aggiornamenti e scoperte in tempo reale. Le campagne virali, i thread informativi e i post sponsorizzati contribuiscono a sensibilizzare e educare un pubblico internazionale su temi scientifici di rilevanza globale, come i cambiamenti climatici, le pandemie e le innovazioni tecnologiche.

Anche le collaborazioni internazionali nella ricerca scientifica sono facilitate dalla comunicazione digitale. Piattaforme collaborative come GitHub, Google Drive e software di gestione dei progetti online permettono ai ricercatori di lavorare insieme su progetti comuni, condividere dati e risultati e coordinare le loro attività in modo efficiente. Le videoconferenze e le riunioni virtuali, infatti, abbattono le barriere temporali e geografiche, permettendo incontri regolari tra scienziati di diverse parti del mondo e favorendo il progresso delle ricerche congiunte.

Un altro aspetto importante della dimensione internazionale della comunicazione digitale della scienza è la gestione delle crisi globali. Durante eventi di rilevanza mondiale, come la pandemia di COVID-19, la comunicazione digitale ha giocato un ruolo cruciale nella diffusione di informazioni accurate e tempestive. Le organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), hanno utilizzato i canali digitali per fornire aggiornamenti, raccomandazioni e dati, contribuendo a coordinare la risposta globale e a informare il pubblico sui rischi e le misure preventive.

La dimensione internazionale della comunicazione digitale della scienza implica anche la considerazione di sfide e opportunità legate all’accesso, alle tecnologie e alle informazioni. Mentre le tecnologie digitali hanno reso le informazioni scientifiche più accessibili, esistono ancora disparità nell’accesso a Internet e alle tecnologie tra diverse regioni del mondo. Le iniziative per promuovere l’inclusione digitale e l’accesso equo alle risorse scientifiche sono essenziali per garantire che i benefici della comunicazione digitale della scienza siano equamente distribuiti e che nessuna regione sia esclusa dalla partecipazione globale alla conoscenza scientifica.

 

La dimensione internazionale di Futuro Remoto

Città della Scienza agisce da sempre in un’ottica di apertura internazionale, in stretto rapporto con le organizzazioni internazionali, il governo Italiano e le reti, promuovendo concretamente lo sviluppo di programmi di scambio e progetti transnazionali nel settore della scienza e dell’innovazione. A partire dal 2020 Città della Scienza ha voluto valorizzare tale dimensione inserendo nell’ambito della manifestazione Futuro Remoto una programma interamente dedicato alla dimensione internazionale.

Tale programma, ogni anno sempre nuovo, viene costruito mettendo a sistema la consolidata credibilità di cui gode Città della Scienza in ambito internazionale, attingendo all’ampio serbatoio di relazioni networking e partnership costruite nel tempo.

Non è un caso che la prima edizione del programma internazionale sia partita nel 2020 quando il dilagare della pandemia da Covid 19 ha evidenziato più che mai il ruolo imprescindibile della dimensione internazionale della ricerca scientifica e tecnologica per il nostro benessere e quello del pianeta. Il programma Internazionale di Futuro Remoto “Futuro Remoto International” è nato dunque, nel rispetto delle normative vigenti come programma di attività on line. La dimensione on line si è rivelata essere piuttosto che un limite un’opportunità in quanto annullando distanza e barriere logistiche ha reso accessibile al pubblico di Futuro Remoto strutture, centri di ricerca musei di tutti il mondo.

 

Virtual tour nella Cupola del Galilei_il più grande telescopio ottico/infrarosso italiano

 


Il target di futuro remoto international

Il pubblico di Futuro Remoto International è costituito in maggioranza dai ragazzi delle scuole superiori campane ma vede anche una grande partecipazione di studenti universitari e dottorandi di tutto il territorio nazionale, come, ad esempio, i dottorandi della Scuola Superiore Meridionale dell’Università Federico II.

Al fine di garantire una partecipazione attiva degli studenti, il lavoro di programmazione degli eventi prevede sempre anche un contatto anticipato con le scuole al fine di fornire loro materiali informativi e didattici preparatori. In alcuni casi, a valle del materiale fornito, viene chiesto alle scuole di inviare anticipatamente le domande degli studenti così da facilitare lo scambio tra i partecipanti e rendere gli eventi maggiormente interattivi.

Collegamento in diretta con l’Osservatorio Cherenkov Telescope Array (CTAO)

 

Conclusioni e prospettive future

La dimensione internazionale di “Futuro Remoto” rappresenta uno dei suoi punti di forza principali, contribuendo a rendere l’evento un importante punto di riferimento nel panorama della divulgazione scientifica e tecnologica a livello mondiale. La capacità di attrarre e coinvolgere una vasta rete di collaboratori e partecipanti internazionali testimonia la rilevanza del festival nella promozione della scienza e della cultura globale.

 

Collaborazioni e Sinergie Globali

Una delle caratteristiche distintive di “Futuro Remoto” è la sua abilità nel creare sinergie con prestigiose istituzioni accademiche e di ricerca da tutto il mondo. Università, centri di ricerca, musei scientifici e organizzazioni non governative collaborano attivamente, contribuendo con il loro know-how e le loro scoperte più recenti. Queste partnership non solo arricchiscono il programma dell’evento, ma favoriscono anche l’interazione e lo scambio di conoscenze tra esperti di diversi paesi, creando un ambiente fertile per l’innovazione e la crescita scientifica.

 

Presenza di Relatori e Ospiti Internazionali

Ogni edizione di “Futuro Remoto” vede la partecipazione di relatori di fama internazionale che apportano prospettive diverse e innovative sui temi trattati. Questi esperti, provenienti da una varietà di discipline scientifiche e tecnologiche, condividono le loro esperienze e le loro ricerche con un pubblico eterogeneo. La presenza di ospiti internazionali non solo eleva il prestigio dell’evento, ma stimola anche il dibattito e la riflessione su scala globale.

 

Tematiche di Rilevanza Mondiale

Le tematiche affrontate durante “Futuro Remoto” sono selezionate con cura per rispecchiare le sfide e le opportunità globali. Argomenti come la crisi climatica, l’energia sostenibile, la biotecnologia, l’intelligenza artificiale e la salute pubblica sono solo alcuni degli esempi trattati. Questa scelta tematica è cruciale per attirare l’attenzione di un pubblico internazionale, interessato a comprendere come questi argomenti vengano affrontati da diversi punti di vista.

 

Networking e Opportunità di Cooperazione

“Futuro Remoto” offre un’importante piattaforma di networking per scienziati, ricercatori, imprenditori e studenti di tutto il mondo. Le opportunità di incontro e scambio durante l’evento facilitano la creazione di nuove collaborazioni e progetti congiunti. Questo networking non si limita solo agli incontri durante l’evento, ma spesso porta a partnership durature e fruttuose, che proseguono anche oltre la conclusione dell’evento stesso.

 

Diffusione Mediatica Internazionale

La copertura mediatica di “Futuro Remoto” gioca un ruolo fondamentale nel suo successo globale. L’evento è seguito da numerosi media internazionali, che contribuiscono a diffondere le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche presentate. La presenza sui social media e le trasmissioni in streaming permettono a un pubblico ancora più ampio di partecipare virtualmente, superando le barriere geografiche e temporali.

 

Scambi Culturali ed Educativi

Un altro aspetto rilevante della dimensione internazionale di “Futuro Remoto” è l’opportunità di scambi culturali ed educativi che offre. L’inclusione di programmi specifici per studenti e giovani ricercatori internazionali favorisce l’apprendimento e l’interazione con esperti di vari settori. Questo non solo arricchisce il percorso formativo dei partecipanti, ma promuove anche una comprensione più ampia e inclusiva delle diverse culture scientifiche e dei loro approcci.

 

L’internazionalizzazione di “Futuro Remoto” ha avuto un impatto significativo non solo sulla comunità scientifica e tecnologica italiana, ma anche su quella globale. L’evento è diventato un modello di eccellenza nella divulgazione scientifica, capace di ispirare altri eventi simili in diversi paesi. Guardando al futuro, l’obiettivo sarà continuare a espandere questa dimensione internazionale, coinvolgendo sempre più partner e partecipanti da tutto il mondo, per affrontare insieme le sfide del futuro e costruire un mondo basato sulla conoscenza e sull’innovazione.

5 | 2024 ottobre-dicembre




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